Sui giornali è facile trovare articoli con le classifiche dei migliori posti dove vivere, quelli più sani, i più belli, i più pericolosi.
Ho pensato che pure le Amiche di Fuso potevano stilare una classifica dei migliori posti dove espatriare visto la nostra esperienza di “giramondo”.
Ovviamente è stato più facile pensarlo che farlo. Che criteri uso? E il mio metro sarà uguale al vostro? Ho pensato di chiedere a tutte le amiche di fuso i pro ed i contro del loro paese e poi in base alle lore risposte ho stilato la mia classifica, cercando di essere obiettiva e tenendo come base di valutazione gli stessi criteri che utilizziamo io e mio marito analizzando lavoro, scuole, tasse, sicurezza e fattori climatici.
Curiosi? Prima di inalberarvi o entrare in discussione con quello che ho scritto vi consiglio di leggere fino alla fine. Ovviamente la mia classifica comprende solo i posti dove viviamo noi.
1) Sydney
L’Australia è la nazione di cui è diventata cittadina Claudia.
Tra i pro mette la bellezza della città, la vicinanza a spiagge uniche al mondo, il multiculturalismo, un buon sistema scolastico università compresa, buoni salari e tasse nella media. La sanità è mista, nel senso che esiste sia il sistema pubblico che quello privato.
Tra i contro invece l’alto costo della vita, la distanza dall’Italia, l’impossibilità di gite giornaliere se non subito fuori città perché il resto è lontanissimo e la difficoltà di ottenere un visto.
2) Dubai
In questo Emirato ci vive Elena.
Tra i pro elenca la vicinanza all’Italia con 6 ore scarse di volo diretto e 2 o 3 ore di fuso, la possibilità di trovare voli diretti per la maggior parte delle destinazioni principali ed il fatto di vivere in un posto caldo al mare e godersi un clima incredibile quando gli altri gelano. Inoltre Dubai dà la possibilità di vivere a contatto costante con persone provenienti da tutto il mondo essendo costituita per 85% da expat. Un altro aspetto non trascurabile è che non ci sono quasi tasse ed i salari sono buoni. In più ci si si sente sicuri e tranquilli.
Di contro è una città davvero molto cara e, lo stesso clima che in inverno ti regala giornate fantastiche, in estate fino ad ottobre, fa vivere nella morsa del caldo con apici che arrivano fino ai 50 gradi. Un altro aspetto negativo è che, essendoci tantissimi espatriati, la qualità dell’inglese che si parla lì è piuttosto scarsa e non si riesce mai ad impararlo bene o, come nel suo caso, lo sta disimparando rispetto agli anni passati in America. Altro aspetto non trascurabile è la qualità delle scuole non proprio eccezionale.
3) Giappone
Veronica vive a Tokyo e mi ha elencato le sue impressioni.
Fra i pro mette il cibo, la sicurezza, la pulizia, il poter scoprire un paese bellissimo ed una cultura unica al mondo, la gentilezza e l’educazione sempre e comunque.La sanità è pubblica al 70 per cento ed il trenta restante è coperto da assicurazioni. Il fisco trattiene intorno al 20 per cento. Ci sono le trattenute in busta paga e poi una volta all’anno ci sono le tasse ‘generali’ da pagare che includono tutto (tassa sul reddito, tasse municipali…). Ma molti expat sono esenti.
Tra i contro c’è l’avere sempre la sensazione di essere fuori da tutto ed un certo senso di malinconia che ti assale per la lontananza culturale. Inoltre si fatica ad accettare la mancanza di flessibilità generale e la difficoltà nel fare conoscenza.
4) Svizzera
Qui vive Valentina, per la precisione a Basilea.
Tra i pro elenca la sicurezza, la presenza di molto verde, la cioccolata buonissima, i mezzi pubblici super-efficienti (anche se carissimi), le tasse basse soprattutto se rapportate ai servizi, la posizione comoda per viaggiare e spostarsi in generale. In aggiunta c’è un buon livello nell’istruzione ed ottimi salari.
Tra i contro sicuramente ci sono il costo della vita molto elevato e la vita sociale non proprio frizzante. Inoltre la popolazione locale non è molto socievole. Un contro non indifferente per una donna che vorrebbe rientrare al lavoro dopo la maternità è la mancanza di servizi per l’infanzia. Non esiste infatti il tempo pieno a scuola e le baby sitter sono carissime oltre ad essere giovanissime, in molti casi anche minorenni. È inoltre estremamente difficile trovare casa.
5) Francia
In Francia ci vive Anna.
Tra i pro indica la sanità pubblica che è efficiente e con professionisti preparati, un sistema educativo ottimo che tiene conto del fatto che entrambi i genitori lavorino ed un sistema pubblico efficiente con possibilità di fare quasi tutto online o per posta.
Tra i contro elenca lo scoglio della lingua in quanto, senza parlare un buon francese, usufruire dei servizi diventa difficile. Evidenzia anche una forte differenza culturale nel modo in cui ci rapporta alle persone nonostante sia un paese vicino all’Italia e l’assenza totale di un Customer Service. Inoltre la tassazione è alta.
6) Scozia
Serena da un anno si è trasferita ad Aberdeen e ci ha tenuto a precisare che la sua analisi riguarda solo questa città.
Tra i pro elenca un buon sistema scolastico pubblico, università e sanità gratuite ed il fatto che gli europei godano degli stessi diritti dei cittadini. Inoltre la disoccupazione è bassissima.
Tra i contro cita il meteo, il meteo ed ancora il meteo! Trova Aberdeen anche poco stimolante rispetto a quanto offrono altre città.
7) America – Stato del Wisconsin
Greta è appena rientrata in Italia ed ancora non le è passata la nostalgia.
Tra i pro mette al primo posto le persone che sono davvero friendly, molto disponibili e ti regalano sempre un sorriso. Un altro aspetto positivo è la natura dei grandi parchi e del lago presente in città. Inoltre ha amato la birra in tutti i gusti e gli stili. I Wisconsiani sono infatti dei veri mastri birrai. Ultimo e non trascurabile, le tasse sono solo intorno il 5-6% che è uno dei tassi più bassi in USA.
Tra i contro elenca l’inverno lungo e freddo ed il grigio che vedi in tutte le sue sfumature. Per fortuna ogni tanto sbuca un sole radioso che illumina tutto. Un altro aspetto negativo è che la sanità è sì ottima ma davvero cara e senza una buona assicurazione la vita diventa difficile.
8) Cina
Federica ci ha vissuto 3 anni e mi ha raccontato la sua esperienza.
Tra i pro cita il sistema scolastico privato che è valido e davvero multiculturale, la vita per gli occidentali estremamente economica, la possibilità di acquisti veramente economici in ogni settore, ottimi sarti che riproducono qualsiasi cosa tu desideri a basso prezzo e la facilità nel muoversi grazie ai numerosi taxi super economici. Anche gli aiuti domestici sono veramente accessibili.
Tra i contro elenca innanzitutto l’inquinamento molto alto, tanto che il cielo azzurro si vede raramente. Altro fattore molto limitante è l’inglese nel quotidiano scarsamente diffuso ed il fatto che, se vivi non in una delle città più internazionali, è veramente difficile reperire prodotti alimentari occidentali. Ci sono inoltre pochi ristoranti e bar dove sedersi all’aperto perché i cinesi preferiscono stare al chiuso con l’aria condizionata. Loro inoltre parlano sempre a voce alta, spingono nelle file, ruttano e sputano effettuando subito prima un risucchio di catarro…
9) Houston – Stato del Texas
Valentina è approdata l’anno scorso in Texas.
Tra i pro elenca la presenza di tantissimo lavoro, meno nel petrolio ed in misura maggiore negli altri settori ed il fatto che le tasse statali siano basse. Inoltre il costo della vita rispetto agli stipendi è relativamente basso.
Tra i contro cita che, poiché le tasse sono basse, le infrastrutture pubbliche spesso cadono a pezzi. Altro fattore che lei non ha affatto gradito è che la città è dispersiva e sono necessarie ore d’auto per andare ovunque. Il sistema medico americano inoltre ha le sue pecche anche quando hai una super assicurazione.
10) Kuwait City
Qui ci vivo io da ormai quattro anni.
Tra i pro metto i salari buoni e la tassazione inesistente. Le scuole sono inoltre buone ma solo private e quindi a pagamento. La sanità è in generale buona, sia la pubblica che la privata. C’è molta sicurezza, una comunità expat varia ed accogliente ed uno stile di vita molto easy. L’inglese è alla portata di tutti e c’è molto amore per l’Italia e gli italiani. Inoltre i prezzi per benzina, taxi e per aiuti in casa sono ridicoli.
Tra i contro cito invece l’impossibilità ad integrarsi sul serio perché sarai sempre un ospite sotto osservazione, tutte le limitazioni dettate dalla religione islamica (cibo, alcool, feste, vestiti), ed il dover sempre prendere un’aereo per uscire dal paese. Inoltre l’assenza di mezzi pubblici, un costo della vita alto ed un’offerta culturale limitata anche se in miglioramento.
11) Thailandia
Federica è appena rientrata dalla Thailandia, precisamente da Pattaya che è estremamente diversa, in negativo, dal resto del paese. Quindi la sua valutazione è legata a questa città.
Tra i pro ci elenca il caldo tutto l’anno che ti permette di vivere in short ed infradito sempre, una cultura estremamente affascinante e la vicinanza a tanti posti meravigliosi da visitare, sia nella stessa Thailandia che nei paesi limitrofi.
Tra i contro la presenza di malattie tropicali come la dengue, tanti virus per cui i bimbi sono sempre ammalati, soprattutto nel primo periodo. Ragioni per le quali è necessaria un’ottima assicurazione sanitaria perché gli ospedali internazionali sono tutti a pagamento. Inoltre in città c’è moltissima sporcizia e cattivi odori, una prostituzione diffusa e a portata anche degli occhi dei bambini, grande difficoltà d’integrazione con i locali ed anche una comunità italiana poco unita.
12) Arabia Saudita
Arabafelice e Drusilla vivono qui.
Tra i pro elencano il vivere in un ambiente esotico, esposti ad una cultura che altrimenti si vede solo e poco in tv e la presenza di paesaggi mozzafiato. Inoltre il costo della vita è basso ed i contratti di lavoro per expat piuttosto invitanti e con molti benefit. Le persone locali per la maggior parte sono molto friendly e c’è la possibilità di interagire con persone da tutto il mondo. Se piace il caldo è una location perfetta.
Tra i contro ci sono le molte restrizioni dettate dalla rigida interpretazione della legge islamica, l’abaya da indossare, il non poter guidare, la rigida divisione tra i sessi, il dover vivere in un compound che per quanto splendido è circondato dalla guarda nazionale in assetto di guerra per difesa.
13) Perù
Nadja viva a Lima da quasi due anni.
Tra i pro cita il cibo buonissimo, dalla frutta ai piatti tipici. La natura è inoltre molto varia, è infatti uno dei paesi con più biodiversità al mondo. Molto bello l’oceano e accattivanti i sorrisi della gente e la loro gentilezza.
Tra i contro elenca la delinquenza, la povertà di gran parte della popolazione ed il clima umido con conseguente diffusione di molte malattie. Il costo della vita diventa alto se si vive in alcune zone e le scuole private sono carissime. La burocrazia è complicata e la sanità pubblica non eccezionale. Quella privata è buona ma i costi sono molto alti. La tassazione è normale, esiste lVA anche qui ed è al 18 per cento.
14) America – Stato della Louisiana
La nostra Alessia vive a New Orleans.
Tra i pro cita la musica, le tradizioni ed il cibo.
Tra i contro invece elenca la diffusa criminalità, la burocrazia lenta e la forte divisione razziale. La sanità non è buona, sempre in parte a pagamento anche se si possiede un’assicurazione. Le tasse statali sui beni d’acquisto sono al 9% mentre le tasse federali si calcolano in base al guadagno annuale.
Vi ci ritrovate???
Ebbene, pur avendola stilata io stessa, non mi ci ritrovo. Per esempio l’Australia per me è troppo lontana da tutto, mentre il Giappone è troppo diverso culturalmente. Mi piacerebbe andare in America ma non in Wisconsin dove l’inverno è lunghissimo o New Orleans che è così pericolosa. La Cina pure la scarterei per tanti motivi. Il primo è l’inquinamento. In Perù andrei solo in vacanza.
E le altre che hanno detto??? Ognuno suggeriva una diversa classifica, perché le priorità di ognuna di noi sono diverse, così come le percezioni.
Tutto ciò per dirvi che non è davvero possibile fare una classifica dei paesi migliori dove espatriare. Se vi muovete per opportunità lavorative quello sarà il vostro criterio. Se invece lo fate per una qualità di vita migliore valuterete altre cose. Se è per studio altri ancora.
Senza contare che nella decisione finale peserà la capacità di essere “flessibili” e la convinzione che il posto perfetto non esiste.
Insomma cari amici fate un po’ come ritenete meglio.
Informatevi, valutate e scegliete voi cosa è più giusto per voi. Perché ci vivrete voi.
Diffidate quindi delle classifiche!
Mimma, Kuwait
Mi piacerebbe, a integrazione del discorso, sentire come una persona straniera classificherebbe l’Italia.
Mi sembra assurdo elencare fra i “contro” della Francia “lo scoglio della lingua”: mi sembra evidente ed assolutamente normale che sia necessario parlare la lingua locale per “usufruire dei servizi”. Vivi in un paese straniero, impari la lingua! Detto questo, i francesi potrebbero certamente fare uno sforzo per imparare l’inglese o per comunicare in una qualsiasi altra lingua, ma di sicuro non lo metterei fra i contro.
Per quel che riguarda la classifica, anche per me l’Australia non sarebbe al primo posto a causa dell’isolamento, metterei delle nazioni europee ai primi posti e l’Australia subito dopo. Certo ognuno ha la sua classifica personale, e una nazione che per qualcuno è l’ideale, per altri può essere tremenda!
Dopo più di un decennio da expat e aver fatto Zurigo, Madrid, Zurigo 2, Londra e Singapore nella mia classifica personale metto Singapore al primo posto.
PRO: sicura, pulita e super efficiente (immaginate la Svizzera all’equatore). Multiculturale, scuole di altissimo livello, molti spazi verdi, estate 12 mesi all’anno (giugno e luglio sono pero davvero difficili per il caldo umido), tassazione bassa e mezzi pubblici efficienti ed economici. CONTRO: lontana dall’Italia e molto cara (case, scuole, auto e tutto ciò che e’ occidentale).
non e’ vero che non sono eccezzionali le scuole in Dubai , la scelta e’ incredibilmente ampia con curriculum altissimi , medi e bassi, ovviamente
dipende cosa scegli e piu’ che altro dove vieni accettato , perche’ per entrare nelle migliori devi avere una conoscenza dell’inglese e non solo, perfetta…
Ci sono scuole considerate top ……magari nel mondo le scuole fossero come qui’ a Dubai , certo i costi per entrare nella first class sono altissimi , ma per l’istruzione dei figli si puo’ fare.
Da expat in Svizzera (Zurigo) mi riconosco in quello che ha scritto Valentina che è a Basilea. I pro sono assolutamente una città ben organizzata a livello di trasporti, servizi pubblici e pubbliche amministrazioni. Tanto verde, lago, due fiumi e montagne vicinissime; una vita culturale frizzante considerate le dimensioni contenute della città (io ho come paragone Roma quale città di provenienza) e una comunità numerosa di expat che rende Zurigo la città più internazionale della Svizzera. È inoltre un ottimo punto di partenza per esplorare l’Europa via treno, macchina e aereo 😉